La grafica nella storia

I grandi grafici, 150 anni di storia di design made in Italy

Fortunato Depero:

Nato nel 1892 a Fondo, in Val di Non , è stato un un pittore, scultore, designer, illustratore, scenografo e costumista italiano. All’epoca nell’Impero Austro-Ungarico Depero giovanissimo si trasferisce a Rovereto, in provincia di Trento, dove frequenta la Scuola Reale Elisabettina, Istituto Superiore ad indirizzo di arti applicate.

Al 1920 risalgono i più importanti incarichi di Depero per Umberto Notari, direttore dell’Ambrosiano, un quotidiano pubblicato a Milano, dal 1922 al 1944. Collaborò con Davide Campari negli anni ’20 e ’30 realizzando i famosi bozzetti per le pubblicità dei suoi prodotti. Nel 1932 presentò al mercato il primo aperitivo monodose pronto da bere, commissiona a Fortunato Depero l’ideazione della bottiglia che avrebbe dovuto contenerlo.

Nel 1927 si concentrano alcune importanti realizzazioni. Innanzitutto il famoso Depero futurista 1913-1927, altrimenti noto come “libro bullonato”, ovvero un libro-oggetto ideato come sorta di autocelebrazione di quasi tre lustri di attività artistica nel Futurismo dal 1913 al1927. Espone nel 1931 con il gruppo futurista alla I Quadriennale nazionale d’arte a Roma.

Nello stesso anno pubblica il Numero Unico futurista Campari. Nel 1932 pubblica il Manifesto dell’arte pubblicitaria futurista e partecipa con una sala personale alla XVIII Biennale di Venezia, e in gruppo alla V Triennale di Milano.

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Erberto Carboni:

È nato nel 22 novembre 1899 a Milano, è stato un precursore delle campagne pubblicitarie italiane, fece i più celebri slogan come ‘‘Con pasta Barilla è sempre domenica, La pasta del buon appetito’’, ‘‘È sempre l’ora dei Pavesini’’. Ha stretto un forte legame coon la rai e le prime sigle televisive, fù il primo designer del logo RAI, subito dopo aver conseguito il diploma all’Istituto di Belle Arti Paolo Toschi di Parma, esordì come caricaturista, poi si occupò di grafica pubblicitaria e cominciò la sua attività di illustratore, collaborando a varie riviste. Negli anni Cinquanta esordisce nella RAI come responsabile coordinatore dell’immagine. Collaborò in particolare con l’Olivetti, nel 1935, con la Bertolli, il Motta, e in fine con la Pavesini.

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